Diversità tra l’anime sussurra, affini, celate, tacite e silenti, nelle profondità umane dimora ed esprime contrasti in corpi dolenti. Danza, la natura, coi molti destini, ignara delle sue trame intricate, ma gioca con le vite, senza rispetto, tormentando persino anime immutate. Geme, la gente, né sguardi né parole, ed è come se portassi un gran fardello, tempo ci vorrà per essere accettato, da una società che ti ritien zimbello. Vergogne nasconde nel puro mantello, sorda vuole restare, stupita e falsa, di ciò che non comprende né desidera, ritenendo, il tutto, simile a una farsa. Ti senti giudicato, anche vilipeso, ma nel cuore puro, speranza fiorisce, l’anima ascolta unica melodia trovando un’immensa gioia in chi capisce.
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Arcangelo Galante
- 11/07/2020 18:13:00
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@ Camillo Bombardieri Sono contento per il giudizio che mi hai lasciato, definendo “toccante e stupenda”, questo vecchio testo. Andando a ritroso, sin dai tempi antichi, la diversità è stata presente nel mondo, riguardando gli aspetti più vari della società. Il carattere di un individuo, il suo stile, il modo di pensare, il proprio pathos, la lingua, i gusti sessuali, etc., sono tratti unici ed esserlo, credo richieda molta possanza. Il possedere un’innata, grande, sensibilità oltre al distinguersi dal senso comune, da ciò che è ritenuto “normale” dai canoni sociali, comporta spesso l’essere guardati con diffidenza e divenire vittima di pregiudizi. Eppure la storia dovrebbe averci insegnato che la diversità non è sinonimo di negatività, ma di bellezza, arricchimento e progresso. Difatti, persino la maggior parte delle salienti scoperte scientifiche, trova riscontro in tale direzione, in quanto gli studiosi hanno avuto il coraggio di pensare in maniera diversa dalla massa, offrendo soluzioni alternative a quesiti affrontati sempre col medesimo approccio e comportamento, adoperato da sempre. Cosicché, una diversa percezione delle cose e della vita, ha permesso all’essere umano di camminare verso il futuro. Anche se non sempre si è capaci di condividerla a fondo, né tanto più comprenderne l’origine, la diversità, di qualunque tipo essa sia, non può che arricchire ed ampliare gli orizzonti di apprendimento dell’uomo, dai limiti che li circoscrivono, a misura della cosiddetta normalità. Inoltre, tanti antropologi e studiosi dei comportamenti socio-culturali, sono convenuti sull’idea che la normalità non esiste, in quanto relativa alla persona, visto che, da un altro punto di osservazione, ciò che può essere definito normale per ciascun individuo, potrebbe risultare invece diverso per un’altra persona. Ovviamente il discorso meriterebbe approfondimenti di lunghe pagine, in merito al tema descritto nella pubblicazione. Grazie mille per la poetica considerazione, nonché per il giudizio scritto. Buona navigazione nel sito de La Recherche!
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Camillo Bombardieri
- 11/07/2020 16:03:00
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Toccante e stupenda
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